Malgrado qualche breve tregua purtroppo continuano gli scontri tra NAGORNO-KARABAKH regione a popolazione ARMENA contesa con l’AZERBAIGIAN e sembra siano sempre più accesi. Purtroppo i nostri mass media hanno steso una cortina di silenzio perché l’Italia ha molti interessi economici con l’Azerbaigian e la Turchia. Noi, in quanto Amici di Panik, pubblichiamo questa lettera giunta da padre Karnik con le sue richieste di aiuto.

Caro Don Mario, 

Questa volta purtroppo non ti scrivo per trasmettere un messaggio piacevole; ma questa volta ti voglio informare che l’Armenia è da diversi giorni ormai sta combattendo una guerra contro la Turchia e l’Azerbaigian che insieme ci hanno attaccato da sud-est ed hanno portato contro di noi anche centinaia mercenari turchi della ISIS dalla Siria.  

Per ora, grazie a Dio, le truppe armene stanno combattendo vittoriosamente e danno una lezione decisiva ai turchi che vogliono concludere il genocidio del 1915 lasciato incompiuto. 

Stiamo vincendo per ora, ma le risorse della piccola Armenia sono ben limitate, e mentre si aspetta che i governi dei paesi europei potenti si muoveranno e andranno oltre le dichiarazioni deboli, potrebbe essere troppo tardi. Mentre qui stiamo diffendendo anche i confini dell’Europa stessa e dell’Occidente! 

Chiedo ai cristiani in tutto il mondo ed ai nostri amici italiani (Popolo Amico dei Armeni) di innalzare le preghiere per il popolo armeno in questi giorni decisivi. Ma nello stesso tempo, a tutti coloro per i quali è cara l’Armenia cristiana, ma anche la civiltà in generale, chiedo di aiutare l’Armenia economicamente, con donazioni, ognuno secondo le sue possibilità, perché ogni pur minima somma può essere utile alla piccola Armenia che sta combattendo un mostro come la Turchia di Erdogan.

Tutto il mondo sta guardando l’amara e terribile situazione nell’Artsakh e nessuno sta facendo nulla, questo silenzio internazionale è già una condanna! 

Tutti i fondi raccolti saranno destinati ai soldati feriti, alle famiglie rimaste senza casa e mezzi per vivere, ai bambini rimasti orfani, e cose simili. Chi ne ha la capacità, prego di non rimanere indifferenti. 

Grazie per l’interesse e la disponibilità nei confronti del mio popolo armeno martirizzato in queste ultime settimane e anche durante la loro storia. 

Nelle ultime ore la situazione ad Artsakh, nella capitale Stepanakert è drammatica, i nemici hanno bombardato la città e più di 1800 famiglie sono profughi nelle varie città dell’Armenia: a Yerevan, Gyumri, Goris, Artashat ecc … 

Tre sacerdoti di noi (compreso me), siamo stati per due giorni in Artsakh e abbiamo portato ai nostri soldati diversi tipi di cibo.  

Per ora la guerra continua, da entrambe le parti ci sono soldati martiri ed cittadini e tanti feriti, chiediamo al Signore Gesù di pacificare l’area del Caucaso. 

Ma come scrive San Paolo nella sua lettera ai Romani “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?” (Romani 8,31). 

Grazie di cuore a te caro don Mario per l’aiuto materiale ed a tutti i tuoi parrocchiani di buona volonta’ che stanno vicino al mio popolo armeno ed un abbraccio forte a tutti voi, con la ferma speranza che questi giorni cupi passeranno presto e continueremo la nostra vita in santa pace. 

In unione di Preghiera,  P. Karnik Hovsepian 

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